Durante i giorni mi accompagnano diverse letture. Fra le ultime il bellissimo libro di Vito Mancuso, “A proposito del senso della vita” (Garzanti), di cui ho scritto qui una recensione.
Il senso della propria vita è una costruzione quotidiana. Bisogna costruirlo e, dice Vito Mancuso, «lo si deve fare quotidianamente, mediante una politica di piccoli gesti che conducono la nostra coscienza a capire e ad amare sempre più la logica profonda della vita, vorrei dire la sua misteriosa e insieme dolorosa poesia».
Vito Mancuso elenca alcuni di questi piccoli gesti, piccoli accorgimenti e semplici pratiche che sintetizzano la sua esperienza. Possiamo dire che si tratta di una sua regola personale – un semplice sentiero – utile però a tutti.
“A proposito del senso della vita”, il nuovo saggio di Vito Mancuso
Riporto alcuni di questi spunti di “A proposito del senso della vita”, quelli che più hanno colpito me. Lo faccio perché ho ormai capito che siamo chiamati a divenire. Il nostro essere è in continua evoluzione. Per tendere al compimento occorre fatica quotidiana, allenamento. Buona lettura, allora, e buona ricerca di senso.
- Respirare, imparare a respirare: respirare lentamente e diventare consapevole del respiro.
- Mangiare, imparare a mangiare: masticare lentamente e diventare consapevole del cibo.
- Guardare imparare a guardare. Coltivare uno sguardo retto che si posa sulle cose e sulle persone con rettitudine.
- Leggere, studiare. Leggere sempre con una matita in mano. Sottolineare. Rileggere. Trascrivere le cose più importanti. Riflettere. Cercare collegamenti. Fare silenzio. Meditare. Scrivere appunti. Tenere un diario. Scrivere lettere.
- Fare attenzione al linguaggio proprio e altrui. Fare attenzione al tono di voce, proprio e altrui.
- Dialogare, discutere, esporsi alla confutazione. Non voler vincere né convincere. Nella vita del pensiero essere sempre sinceri. Non mentire mai.
- Distinguere l’avversario dal nemico. Non avere avversari, non avere nemici. Allargare l’anima, fare spazio a tutte le idee, non temerne nessuna, indagarle tutte. Diventare non violento anzitutto nelle emozioni e nel pensiero.
- Camminare nella natura. Cercare il più possibile l’immersione nella natura, la comunione con la natura.
- Esercizi corporei. Esercizi spirituali.
- Curare il proprio abbigliamento non per lo sguardo altrui, ma per onorare il proprio corpo e la propria anima. Curare la bellezza fisica, non per lo sguardo altrui, ma per celebrare il proprio esserci.
- Custodire la bellezza del mondo. Pulire, ripulire, ordinare, riordinare. Ricordarsi che anche solo una carta buttata per terra diminuisce la bellezza del mondo e sporca la propria interiorità.
- Amare lo Spirito. Invocarlo instancabilmente. Lo Spirito, che è signore e dà la vita, vivifica anche la bellezza.
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